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Marco Ceccherini

Architettura, cultura e fundraising

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Contenuti recenti

Terre del Vescovado Teatro Festival

Immaginate di essere in una dimora aristocratica, dinnanzi a voi un attore recita nella penombra e vi rapisce con le sue parole: lo spazio attorno a voi vibra grazie all’arte del teatro. Questo è il Terre del Vescovado Teatro Festival.

Continua…

Abitare le Stanze di Natura© Marco Ceccherini

Abitare le Stanze di Natura

Donne, uomini e bambini; insetti, mammiferi e uccelli, piante … Siamo tutti abitanti di un solo grande ecosistema. Il futuro del nostro Pianeta dipende da noi e dalle prossime generazioni. Prendiamoci cura della Terra: la nostra grande casa!
Rigenerazione ambientale - le stanze di natura© Marco Ceccherini

Rigenerazione ambientale

Le Stanze di Natura sono un progetto di rigenerazione urbana e ambientale? Non saprei dire. Le Stanze di Natura sono il primo passo di un percorso rigenerativo dai connotati ambientali: l’azione di trasformazione del luogo per poter accogliere un processo di riappropriazione da parte della Comunità locale. Un percorso per altro già in atto, per la gioia di grandi e piccini.
Stanze di natura biodiversità© Marco Ceccherini

Stanze di Natura

Stanze di Natura è un progetto di rigenerazione ambientale che restituisce all’Oasi del Seniga ricchezza biologica e biodiversità per consentirle di tornare ad essere un nodo di valore della rete ecologica locale tra i colli e la pianura. Il segno dell’uomo si limita ad una passerella, quattro piccoli totem, un bugs hotel, dieci arnie e un bosco artificiale di pali di castagno. La Natura predomina ovunque: nella zona umida, nel canneto, tra i mille fiori del prato stabile e negli alberi e gli arbusti che delimitano la riserva.
beach-vacation-the-simpsons

In vacanza cosa leggi?

Cosa leggere in vacanza? C'è chi pianifica le proprie letture con anticipo e infila decine di libri in valigia, tra mutande e calzini. Oppure c'è chi si lascia inspirare da luoghi e persone e acquista nuovi libri proprio in vacanza. Invece, c'è chi desidera liberare la mente per non pensare a nulla e chiude il libro che sta leggendo giusto appena prima di partire - saggia decisione anche questa. Voi cosa leggete? Sono curioso, raccontatemelo!
Appunti di viaggio di Virginia Woolf© The Society of Authors

Ultimi viaggi in Europa

Amate viaggiare? Che tipo di viaggiatori siete? Siete forse quel genere di viaggiatori curiosi, di quelli che percorrono le vie del mondo diretti in ogni angolo del pianeta - vicino casa o lontano, non fa differenza - pronti a lasciarsi sorprendere da ciò che incontrano lungo la strada? Oppure siete quel genere di viaggiatori immersi nei propri pensieri, bisognosi di paesaggi e genti che facciano da cornice alle loro fantasie? Chiunque voi siate, questo libro fa per voi. Sempre che non l’abbiate già letto. S’intende.
La quercia di Villa Siotto Pintor© Marco Ceccherini

Dalla Sardegna con amore

Villa Siotto Pintor porta un nome insolito per noi continentali. Questo duplice cognome, infatti, possiede sonorità calde, oserei dire esotiche. Ritmo e accenti che non ritroviamo negli appellativi di altre illustri casate lombarde, una dissonanza che incuriosisce. Purtroppo, questo cognome non lo si ode più. Almeno non lo si pronuncia più nel rivolgersi ad un discendente di questa famiglia. I Siotto Pintor, infatti, sono arrivati in questo borgo quasi all’improvviso e con altrettanta rapidità se ne sono andati, avvolti dalla nebbia del tempo e senza lasciare eredi.
Le avventure di pinocchio copertina© Marco Ceccherini

Le avventure di Pinocchio

In questi giorni sto rileggendo Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi. Mi affascina l'edizione che tengo tra le mani: una copia anastatica dell’edizione originale del 1883, ristampata qualche anno fa da Giunti Editore. E’ la prima volta che leggo Pinocchio ad alta voce. Ettore e Mattia ascoltano con attenzione, in silenzio. Lo leggo – meglio – lo leggiamo senza un apparente filo logico: saltando da un’avventura all’altra, guidati dalla curiosità. La mia e la loro.
Alice nel Paese delle Meraviglie© Salvador Dalì

Un dialogo immaginario col 2020

Anche questo 2020 è passato, così bizzarro e crudele che sembrava di essere nei panni di Alice. Sì, proprio quella ragazzina che di punto in bianco si è ritrovata in un mondo onirico, che di normale aveva ben poco.
 E così, anche noi ci siamo ritrovati in una dimensione sospesa. Una primavera passata a rivivere la stessa giornata, per mesi. Un inverno trascorso vivendo le proprie vite in un turbinio di colori: giallo, rosso, arancione e poi rosso, giallo e arancione. Nomi che, a furia di essere ripetuti incessantemente, hanno perso il rimando alla tinta cromatica che dava loro la ragione di esistere.
ritratto Paolo Belloni© Marco Ceccherini

Paolo Belloni

Questa intervista con Paolo Belloni non è come le altre. Iniziata con una domanda, questa conversazione è mutata subito in un libero fluire di idee e riflessioni. Un viaggio attraverso i temi classici dell'architettura verso le nuove sfide dell'architettura contemporanea: rigenerare un patrimonio costruito diffuso, talvolta dismesso o abbandonato. Ho riportato questo dialogo sui binari dell'intervista per poterlo condividere meglio. Però, ho rinunciando alla sua trasposizione scritta.
Paolo Belloni ritratto© Marco Ceccherini

Paolo Belloni

Durante la quarantena primaverile ho coinvolto Paolo Belloni nella mia rubrica di interviste a distanza. Avrei dovuto porgli quattro domande, ma subito capii che sarebbe andata diversamente: ne è nata una conversazione appassionata e interessante. Come sempre accade chiacchierando con Paolo, avrei dovuto aspettarmelo. Considerata la sua generosa conversazione, custodire le sue riflessioni solo per me sarebbe stato un errore, meglio condividerle.
interno della Villa Siotto Pintor© Salvatore Linguanti

Gorlago: una perla bergamasca

Gorlago è una perla della Bergamasca, una tra le più preziose che si possano scovare in questa provincia. La bellezza di Gorlago non è immediata, per coglierla occorre addentrarsi nel cui del borgo tra le vie più antiche. Lì, resteremo affascinati dagli scorci e dalle opere che vi sono custodite. Proprio come le perle naturali, occorre forzare la conchiglia per raggiungere il tesoro. Il borgo di Gorlago merita di essere conosciuto e riscoperto.
copertina del libro "L'ora d'arte"© Marco Ceccherini

L’ora d’arte

Ho acquistato L’ora d’arte d’impulso, sedotto dalla copertina. Non poteva andare diversamente: un bergamasco con la passione per l’arte non può resistere al richiamo di quell’immagine. Ma questo è un altro discorso. L’ora d’arte è un libro scritto da Tomaso Montanari per Einaudi. Nonostante non condivida sempre le posizioni di Montanari, sono sempre interessato alle sue opinioni ed all'onestà dei suoi ragionamenti. Anche in questo caso confesso che le sue parole mi hanno saputo coinvolgere.
Ritratto di Florinda Saieva© Marco Ceccherini

Farm Cultural Park

Farm Cultural Park è difficile da definire e descrivere. Farm è uno spazio fisico, ma è anche una visione; è un'impresa culturale, ma anche una comunità di persone; è un'operazione di recupero di un luogo, ma soprattutto un modello sostenibile di rigenerazione territoriale su base culturale. Sono curioso e ne voglio sapere di più. Per questo motivo ne parlo direttamente con Florinda, co-fondatrice di Farm Cultural Park assieme ad Andrea, Carla e Viola. Nelle sue parole si coglie tutta la passione, l'energia e la creatività che animano questo luogo.
La Sirenetta a Copenaghen© Marco Ceccherini

La Sirenetta

Ci sono città che possiedono opere d’arte ingombranti. Talune lo sono perché infinitamente belle, altre lo sono per la notorietà acquisita nel tempo e non sempre per i loro meriti artistici. Quest’ultimo gruppo di opere annovera grandi e piccole sculture, architetture bizzarre o incompiute, spazi urbani privi di carattere e molto altro. Anche Copenaghen convive con un’opera ingombrante: La statua della Sirenetta. Se volete il mio consiglio, andate a vederla. La Sirenetta non la si studia sui libri di storia dell’arte né per le sue qualità artistiche né per il suo valore storico. Tuttavia, dopo averla vista, ritengo che meriti una visita
Copertina Per scrivere bene imparate a nuotare© Marco Ceccherini

Per scrivere bene imparate a nuotare

Io, tra mare e montagna, preferisco la seconda, però può capitare di trascorrere le vacanze in riva al mare. E lì, sdraiato sotto l'ombrellone, vivo con terrore l’arrivo di qualche animatore. Succede anche a voi? In quel momento, metto in pratica la tecnica collaudata durante gli anni di scuola: distogliere lo sguardo e celarsi dietro un libro.
Se osservati da lontano, la copertina illustrata dissimulerà agli occhi degli altri villeggianti il fatto che siete degli intrepidi secchioni in vacanza; da vicino l’animatore capirà che con gente così non può avere alcuna speranza!
© Marco Ceccherini

Molisella Lattanzi

Molisella Lattanzi si occupa di Astronomia. A differenza dei suoi colleghi, il suo sguardo non è rivolto al cielo ma diretto a noi. Da anni, infatti, è impegnata in progetti di divulgazione scientifica. Oggi è direttore del Centro Didattico Ad Astra e di Galassica Festival dell’Astronomia, presiede l’Associazione Nemesis Planetarium ed è amministrato delegato di Visione Futuro, una società che sviluppa idee e strumenti innovativi per la divulgazione scientifica. E’ da qualche secolo che la Scienza ha rivoluzionato la nostra Cultura, eppure non le attribuiamo il dovuto rispetto. Soprattutto al giorno d’oggi.
ritratto di Giovanni e Zeno© Marco Ceccherini

Giovanni Cavalleri e Zeno Toppan

Giovanni Cavalleri e Zeno Toppan si occupano di letteratura, scrittura ed editoria. Dirigono Quanto, una rivista di letteratura speculativa, e fanno parte di Utopia, una giovane casa editrice dal nome emblematico. Ho voluto coinvolgerli in questa rubrica perché ero desideroso di conoscere il loro pensiero riguardo alla scrittura ed alle molteplici forme in cui essa si manifesta. Dialogare mi ha fatto riflettere sui tanti giovani talenti che, nonostante le difficoltà, rimangono in Italia. Spesso ci limitiamo a rallegrarci del fatto che non siano fuggiti all'estero. In realtà dovremmo fare di più: coltivare e far crescere questa voglia di fare cultura e impresa.
natura nel Parco delle Valli d'Argon© PLIS delle valli d'Argon

Le valli d’Argon

Le valli d’Argon intagliano il colle che dà loro il nome, una delle ultime propaggini meridionali delle Prealpi Orobie. Quegli stessi monti che lassù, al confine con la Valtellina, si mostrano aspri e arcigni, ai piedi della Pianura rivelano il loro lato più soave. Ed è proprio qui, in un lembo di terra compreso tra Bergamo ed il Sebino, che si cela un inaspettata successione di dolci colli e intime valli. Si narra che il colle d’Argon debba il suo nome ad Argo, la figura mitologica classica che tutto vede. Questo mostro, a seconda delle versioni tramandate nell’antichità, possedeva uno, quatto o cento occhi che non chiudeva mai contemporaneamente.
ritratto di Giovanna Brambilla© Marco Ceccherini

Giovanna Brambilla

In questa rubrica di brevi interviste non poteva mancare una riflessione dedicata ai Musei: un'istituzione culturale che ritengo irrinunciabile oggigiorno. Oserei dire un presidio di Cultura.
 La persona giusta con cui riflettere su questo tema è Giovanna Brambilla, non tanto per il suo ruolo all'interno della GAMeC di Bergamo, ma per la sua capacità di mettere a fuoco le questioni con estrema precisione e condurti a conclusioni profonde e sorprendenti.
Le avevo chiesto una breve presentazione per scrivere queste poche righe di introduzione, mi ha meravigliato la sua risposta: così bella che l'ho aggiunta all’intervista.
copertina libro Giardini, paesaggio e genio naturale

Giardini, paesaggio e genio naturale

Durante gli anni di studio al Politecnico di Milano ho avuto bravi maestri, che mi hanno dati ottimi riferimenti. Elisabetta Bianchessi, per esempio, ha sempre insistito affinché studiassimo con attenzione le opere e i testi di un certo Gilles Clément. Gilles Clément rifugge dalle tradizionali etichette professionali: definirlo uno scrittore sarebbe vero solo in parte, considerarlo un paesaggista sarebbe riduttivo, di certo è che apprezzerebbe essere riconosciuto come un giardiniere.
ritratto di Simona Leggeri© Marco Ceccherini

Simona Leggeri

Ho conosciuto Simona Leggeri grazie ai racconti di Alessandra. Mi descriveva con entusiasmo un museo di arte contemporanea allestito in un ex cementificio bergamasco, ricco di opere d’arte così belle da far invidia alle più celebri gallerie internazionali. E aveva ragione! Simona, oltre ad essere un’imprenditrice nel settore delle costruzioni, è un'autentica appassionata d'arte, con studi in architettura. La sua passione per l’arte è diventata parte del suo lavoro.
copertina libro L'ultimo viaggio di Amundsen© Marco Ceccherini

L’ultimo viaggio di Amundsen

Oltre il circolo polare artico, in quel labirinto di fiordi e arcipelaghi in cui la Norvegia si mischia all’Atlantico, la città di Tromsø era conosciuta a pochi in quel lontano 1928.
Tuttavia, nella tarda primavera di quell’anno, un gran via vai di idrovolanti e piroscafi animava il molo della città. In quelle regioni della Scandinavia, le condizioni climatiche erano severe e per di più mutevoli. Il tempo, infatti, cambiava repentinamente e di solito volgeva al peggio. La cosa, a quel tempo, non era una novità e le previsioni meteorologiche stavano muovendo i primi passi.
Impiccato

La ballata di Buster Scruggs

Di recente, complice il fatto di essere rimasti chiusi in casa per lungo tempo, ho visto il film La ballata di Buster Scruggs. A mio avviso, un western per intenditori! 
Questa mia definizione avrà strappato un sorriso a coloro che hanno già visto il film, gli altri possono fidarsi. Aggiungo - per rafforzare il giudizio positivo - che si tratta dell’ultimo lavoro dei fratelli Joel e Ethan Coen. In questa circostanza, nelle vesti di sceneggiatori, registi e produttori.
Infatti, quando un lavoro è opera di validi professionisti, lo si nota da lontano.
ritratto di Dorian Cara© Marco Ceccherini

Dorian Cara

La questione delle nuove tecnologie ed in generale dell’innovazione nelle discipline culturali mi incuriosisce molto.
Sarà per il fatto che la velocità con cui ci si deve muovere è alquanto destabilizzante. Oppure, sarà per il fatto che gli strumenti e i metodi con cui abbiamo operato sino ad oggi appaiono superati ed inefficaci. Di certo, sarà di aiuto confrontarsi sulle proprie azioni e condividere le proprie esperienze. Ne parlo con Dorian Cara, storico e critico d’arte, che in oltre venticinque anni di professione ...
ritratto di Corinne Baroni© Marco Ceccherini

Corinne Baroni

Apro questa rubrica di brevi interviste con Corinne Baroni, direttrice del Teatro Coccia di Novara dal 2018 e membro del Forum per la Cultura del Trentino dal 2019. In anni passati, in aggiunta a questo, ha rivestito ruoli di rilievo in molte altre istituzioni teatrali italiane: dalla Scala di Milano, al Teatro Carlo Felice di Genova, passando per il Festival dei due Mondi sino alla Fondazione Teatro Comunale di Bologna. La scelta di intervistare Corinne, oggi, dipende dal suo atteggiamento...

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Marco Ceccherini

Architettura, cultura e fundraising

Sapresti definire i confini dell’Architettura e del mestiere dell’architetto?
Io no. Credo sia difficile, se non impossibile.
Nel mio caso, mi occupo di architettura, cultura e di fundraising. Infatti l
‘Architettura è più diffusa di quanto si immagini. Ovviamente è Architettura il disegno di uno spazio, ma anche la valorizzazione del Patrimonio Culturale e, allo stesso tempo, è compito dell’architetto ideare le strategie per rendere tutto questo possibile. Di conseguenza, anche saper raccogliere i fondi e coinvolgere le persone è fare Architettura!

Chi è un architetto?

Innanzitutto, essere un buon architetto è saper mettere a frutto la formazione che abbiamo avuto: dalla conoscenza della storia alla tecnica, passando per nozioni di sociologia e comunicazione soprattutto grafica e visiva. Per fortuna questo bagaglio di saperi ci accompagna in ogni situazione e ci permette di ideare soluzioni a problemi sempre più complessi.
Tuttavia, queste conoscenze non portano lontano se non siamo in grado di riconoscere le peculiarità dei luoghi e delle persone che li abitano.
Ed è proprio questo legame con luoghi e con persone a rendere versatile l’Architettura. Non è solo confinata nella sua dimensione edilizia, ma si rivolge anche ad una più estesa rigenerazione dei luoghi che viviamo.
Nel prossimo futuro avremo il compito di salvaguardare e valorizzare il patrimonio culturale e soprattutto immaginare strategie a lungo termine per rigenerare i luoghi, verso un turismo culturale più sostenibile.

Architettura e cultura

Lavoro sempre in team con colleghi architetti, storici dell’arte, agronomi, esperti di comunicazione, e chiunque possa accrescere il valore di un progetto. Perché, come tutte le attività complesse, anche l’architettura e la cultura non possono essere prodotte da una persona sola.

Quando mi trovo a dover progettare spazi e disegnare architetture, collaboro con lo studio D+BM Architetti Associati. Non posso fare a meno della loro esperienza e competenza. Solo assieme possiamo ottenere spazi di qualità.
Se devo agire sul patrimonio storico-artistico e sulle potenzialità turistiche di un territorio coinvolgo inChiostro. itinerari e incontri d’arte. E’ un’associazione culturale innovativa con cui sperimento nuovi modelli e strumenti di valorizzazione e promozione della Cultura.

Fundarising

Non ci può essere alcuna azione concreta se non riusciamo a sostenerla economicamente e creare coinvolgimento. A questo punto entra in gioco il fundraising, qualcosa di più sofisticato di una raccolta fondi, per usare i corrispondenti termini italiani.
Fare fundraising diventa, quindi, essenziale in ogni situazione per trovare le giuste fonti di finanziamento, ma soprattutto per costruire una comunità ed una rete di relazioni attorno al progetto.

Un caso studio

Vi ho raccontato che l’Architettura è anche un lavoro sui territori. Infatti, sono convinto che  strutturare un territorio ed il suo tessuto sociale per accrescere la sua attrattività turistica sia un ottimo per esprimere il mestiere dell’architetto.
Perciò, lasciate che vi racconti di una regione che si trova tra Bergamo ed il Lago di Iseo, dove si coltiva la vite per produrre ottimi vini e in ogni borgo si conservano capolavori artistici inaspettati. Diversamente da quanto potreste pensare non è un luogo della fantasia: vi sto raccontando le Terre del Vescovado!
Un’altro aspetto del mio lavoro: rendere più attrattivi i luoghi e condividere la bellezza che li caratterizza con sempre più persone.
In conclusione questo è quanto faccio: architettura, cultura e fundraising.

ritratto di Marco Ceccherini architettura, cultura e fundraising