Le valli d’Argon intagliano il colle che dà loro il nome, una delle ultime propaggini meridionali delle Prealpi Orobie. Quegli stessi monti che lassù, al confine con la Valtellina, si mostrano aspri e arcigni, ai piedi della Pianura rivelano il loro lato più soave. Ed è proprio qui, in un lembo di terra compreso tra Bergamo ed il Sebino, che si cela un inaspettata successione di dolci colli e intime valli. Si narra che il colle d’Argon debba il suo nome ad Argo, la figura mitologica classica che tutto vede. Questo mostro, a seconda delle versioni tramandate nell’antichità, possedeva uno, quatto o cento occhi che non chiudeva mai contemporaneamente.