Parti all’avventura!
La mappa è lo strumento che da sempre ha affiancato l’uomo durante le sue esplorazioni geografiche, in ogni angolo della Terra. Sulle mappe sono state tracciate nuove rotte e ridisegnati i confini del mondo conosciuto.
Da questa semplice considerazione nasce la Mappa dei Paesaggi Archeologici Diffusi: uno strumento ancestrale per accompagnare i visitatori alla scoperta di ciascuno dei siti museali e archeologici che compongono la Rete PAD.
Una mappa. Un gioco
La mappa dei Paesaggi Archeologici Diffusi coinvolge i bambini e le loro famiglie in un’attività ludica che si estende in tutti i siti della Rete. Una semplice e immediata azione di valorizzazione di un sistema di Bene Culturali diffusi nel territorio bergamasco.
Un gioco che fa leva sull’aura di mistero che da sempre avvolge l’archeologia e il mestiere dell’archeologo, tra enigmi da risolvere, tesori da scovare e maledizioni da evitare.
L’enigma che siamo chiamati a risolvere in quest’avventura presuppone la visita dei sette siti accessibili al pubblico. Ciascuno di questi luoghi custodisce una storia antica di secoli, solo una visita attenta permetterà di ottenere gli adesivi e scovare gli indizi utili alla risoluzione del mistero.
Una caccia al tesoro che, sito dopo sito, permetterà di trovare la soluzione al mistero e aggiudicarsi la ricompensa tanto sperata. Ma in fondo, l’aver indossato i panni dell’archeologo per qualche giorno sarà stata la ricompensa migliore.
La mappa è frutto di un lavoro corale, condotto in accordo con il comitato scientifico della Rete PAD e sviluppato grazie alla collaborazione di Damiano Nembrini, autore dell’illustrazione a volo d’uccello, e di Renata Besola, illustratrice dei personaggi protagonisti degli indovinelli.
I Paesaggi Archeologici Diffusi
La Rete PAD – Paesaggi Archeologici Diffusi – associa diversi musei e siti archeologici localizzati nel territorio bergamasco a cavallo tra il bacino del Lago d’Iseo e le valli Seriana e Cavallina.
La Rete PAD nasce con l’obiettivo di valorizzare questi luoghi e i beni archeologici che vi sono conservati; una strategia sostenuta dalla Soprintendenza, dagli Enti locali e dall’Accademia Tadini di Lovere, la cui collezione d’arte testimonia l’interesse per l’archeologia che animava l’Ottocento.
Invito tutti ad esplorare ciascuno dei siti e a osservare con attenzione i Paesaggi Archeologici Diffusi con la stessa curiosità che anima lo sguardo dei più piccoli.
Informazioni
Rete PAD
2023-2024
con Rete PAD, Damiano Nembrini e Renata Besola
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