Terre del Vescovado Teatro Festival

Immaginate di essere in una dimora aristocratica, dinnanzi a voi un attore recita nella penombra e vi rapisce con le sue parole: lo spazio attorno a voi vibra grazie all’arte del teatro. Questo è il Terre del Vescovado Teatro Festival.

Abitare le Stanze di Natura

Donne, uomini e bambini; insetti, mammiferi e uccelli, piante … Siamo tutti abitanti di un solo grande ecosistema. Il futuro del nostro Pianeta dipende da noi e dalle prossime generazioni. Prendiamoci cura della Terra: la nostra grande casa!

Rigenerazione ambientale

Le Stanze di Natura sono un progetto di rigenerazione urbana e ambientale? Non saprei dire. Le Stanze di Natura sono il primo passo di un percorso rigenerativo dai connotati ambientali: l’azione di trasformazione del luogo per poter accogliere un processo di riappropriazione da parte della Comunità locale. Un percorso per altro già in atto, per la gioia di grandi e piccini.

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In vacanza cosa leggi?

Cosa leggere in vacanza? C’è chi pianifica le proprie letture con anticipo e infila decine di libri in valigia, tra mutande e calzini. Oppure c’è chi si lascia inspirare da luoghi e persone e acquista nuovi libri proprio in vacanza. Invece, c’è chi desidera liberare la mente per non pensare a nulla e chiude il libro che sta leggendo giusto appena prima di partire – saggia decisione anche questa. Voi cosa leggete? Sono curioso, raccontatemelo!

Ultimi viaggi in Europa

Amate viaggiare? Che tipo di viaggiatori siete? Siete forse quel genere di viaggiatori curiosi, di quelli che percorrono le vie del mondo diretti in ogni angolo del pianeta – vicino casa o lontano, non fa differenza – pronti a lasciarsi sorprendere da ciò che incontrano lungo la strada? Oppure siete quel genere di viaggiatori immersi nei propri pensieri, bisognosi di paesaggi e genti che facciano da cornice alle loro fantasie? Chiunque voi siate, questo libro fa per voi. Sempre che non l’abbiate già letto. S’intende.

Dalla Sardegna con amore

Villa Siotto Pintor porta un nome insolito per noi continentali. Questo duplice cognome, infatti, possiede sonorità calde, oserei dire esotiche. Ritmo e accenti che non ritroviamo negli appellativi di altre illustri casate lombarde, una dissonanza che incuriosisce. Purtroppo, questo cognome non lo si ode più. Almeno non lo si pronuncia più nel rivolgersi ad un discendente di questa famiglia. I Siotto Pintor, infatti, sono arrivati in questo borgo quasi all’improvviso e con altrettanta rapidità se ne sono andati, avvolti dalla nebbia del tempo e senza lasciare eredi.

Le avventure di Pinocchio

In questi giorni sto rileggendo Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi. Mi affascina l’edizione che tengo tra le mani: una copia anastatica dell’edizione originale del 1883, ristampata qualche anno fa da Giunti Editore. E’ la prima volta che leggo Pinocchio ad alta voce. Ettore e Mattia ascoltano con attenzione, in silenzio. Lo leggo – meglio – lo leggiamo senza un apparente filo logico: saltando da un’avventura all’altra, guidati dalla curiosità. La mia e la loro.

Un dialogo immaginario col 2020

Anche questo 2020 è passato, così bizzarro e crudele che sembrava di essere nei panni di Alice. Sì, proprio quella ragazzina che di punto in bianco si è ritrovata in un mondo onirico, che di normale aveva ben poco.
 E così, anche noi ci siamo ritrovati in una dimensione sospesa. Una primavera passata a rivivere la stessa giornata, per mesi. Un inverno trascorso vivendo le proprie vite in un turbinio di colori: giallo, rosso, arancione e poi rosso, giallo e arancione. Nomi che, a furia di essere ripetuti incessantemente, hanno perso il rimando alla tinta cromatica che dava loro la ragione di esistere.

Paolo Belloni

Questa intervista con Paolo Belloni non è come le altre. Iniziata con una domanda, questa conversazione è mutata subito in un libero fluire di idee e riflessioni. Un viaggio attraverso i temi classici dell’architettura verso le nuove sfide dell’architettura contemporanea: rigenerare un patrimonio costruito diffuso, talvolta dismesso o abbandonato. Ho riportato questo dialogo sui binari dell’intervista per poterlo condividere meglio. Però, ho rinunciando alla sua trasposizione scritta.

Paolo Belloni

Durante la quarantena primaverile ho coinvolto Paolo Belloni nella mia rubrica di interviste a distanza. Avrei dovuto porgli quattro domande, ma subito capii che sarebbe andata diversamente: ne è nata una conversazione appassionata e interessante. Come sempre accade chiacchierando con Paolo, avrei dovuto aspettarmelo. Considerata la sua generosa conversazione, custodire le sue riflessioni solo per me sarebbe stato un errore, meglio condividerle.