Anche questo 2020 è passato, così bizzarro e crudele che sembrava di essere nei panni di Alice. Sì, proprio quella ragazzina che di punto in bianco si è ritrovata in un mondo onirico, che di normale aveva ben poco.
E così, anche noi ci siamo ritrovati in una dimensione sospesa. Una primavera passata a rivivere la stessa giornata, per mesi. Un inverno trascorso vivendo le proprie vite in un turbinio di colori: giallo, rosso, arancione e poi rosso, giallo e arancione. Nomi che, a furia di essere ripetuti incessantemente, hanno perso il rimando alla tinta cromatica che dava loro la ragione di esistere.